Il rasoio del Prof. Balicci
«Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile»: il messaggio registrato dell’operatore telefonico sembrava l’unica forma di comunicazione ammessa con l’utente misterioso, ma il Prof. Balicci sapeva applicare il principio di Occam: Pluralitas non est ponenda sine necessitate. Teneva il suo rasoio logico ben affilato (deformazione professionale) anche se non lo esibiva. In passato, infatti, esso si era dimostrato anche strumento di autoemarginazione: i colleghi prima attratti dalle sue brillanti deduzioni si erano allontanati presto per prudenza, come si fa per ogni soverchiante forza della natura. “La spiegazione più logica”, si disse, “è il solito cretino perditempo che ha voluto provare l’ebbrezza di chiamare i numeri più simili al proprio”, ma questa non era di certo la più soddisfacente. Il Tenente trasferì allora il numero dal registro chiamate alla sua rubrica e lo richiamò dalla casella di ricerca di WhatsApp. Risultato: un bel primo piano, non del virtuoso compositore di numeri telefonici, ma di un animale, leone o gatto, per giunta mal scolpito pare sulla pietra di un capitello.