La pesca a strascico

La ricerca era stata una pesca a strascico con rete a maglie strette negli abissali spazi informatici della conoscenza. Più prosaicamente, una gran messe di immagini (capitelli, epigrafi, metope, rosoni...) veniva come vomitata dal motore nella list view “Risultati”. Il Prof. Balicci interpretò, sempre grazie al suo rasoio, le prime come più care all’algoritmo di riconoscimento. Comunque, non c’era quello che in gergo viene definito il fit 100% e questo stranamente sembrava divertirlo. Le sfide intellettuali, non quelle della vita, egli aveva sempre amato, cercato e persino inseguito. Non sarebbe passato troppo tempo che avrebbe trovato l’identità della chiesa del particolare zoomorfo e tutti i suoi possibili legami con altri monumenti e simboli di culto, compresi quelli esoterici. “Se non vale il teorema di Vasco”, ironizzò, “tutta questa storia ha un senso e allora vale la pena scoprirlo.” Pensiero profetico! Ancora una volta la sua vita, insieme a quella di molti altri, stava per essere segnata dagli eventi sincronici.

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