La strategia del ragno


Non era sua abitudine richiamare i numeri fuori rubrica e anche questa volta fece sua la strategia del ragno e attese. Il tranviere avvisò del capolinea con una scampanellata più lunga del solito che fece trasalire per lo stupore il Prof. Balicci che, pur avendo fatto più di mezz’ora di rotaia, ricordava solo di aver dato una sbirciatina al registro delle chiamate. In quella giornata di novembre, le prime ombre della sera erano in anticipo e la pioggia aspettava per scendere lo scatto metallico del portone che si chiudeva alle spalle del professore. “Sono stato fortunato a non bagnarmi”, pensò mettendosi in salvo nel vetusto androne del palazzo dove da poco si era trasferito con il resto della famiglia.

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