Il contatto
Francesco sfilò il cellulare dalla tasca sulla schiena dopo aver ingaggiato il solito tiro alla fune con la zip. Era salito fino a 1600 m. s. l. m. e, nonostante la connessione intermittente, dalla partenza da Scanno aveva ricevuto: 17 post WhatsApp, 4 e-mail e anche 2 chiamate da un numero sconosciuto. Valutò rapidamente prossimo a zero il contenuto informativo di tutti i nuovi messaggi, eccetto che per un’e-mail del Prof. Gasperoni, direttore generale dell’ateneo che gli faceva fare ogni tanto qualche consulenza in materia di sicurezza informatica. In pratica, Francesco Vinci, tra una pedalata e l’altra, portava conforto agli Accademici avversati da malware, in particolare dalle grandi figlie di Trojan, così venivano apostrofate le backdoor capaci di prendere il controllo remoto delle workstation dei dipartimenti di ricerca. Sbirciando nell’oggetto, l’attenzione si posò sulla frase enfatizzata dal grassetto e preceduta dall’esclamazione “URGENTE!”. Il sospirato riposo nel B&B prenotato a Villetta Barrea era stato ormai irrimediabilmente compromesso.